L’apparato in questione, è in grado di disegnare mediante un fascio laser una forma d’onda su una parete posta di fronte ad esso, sfruttando il fenomento della persistenza ottica del fascio. Si è sfruttato del materiale di recupero, nel caso specifico dei vecchi hard-disk non più funzionanti. ed un piccolo laser a semiconduttore dalle modeste prestazioni. Certamente la scelta di questi modesti pezzi è stata la sfida principale del progetto, scelta che ci ha portato molti problemi che abbiamo tentato di risolvere.
Sulle bobine di posizionamento delle testine degli hard-disk sono stati montati dei piccoli specchi riflettenti,tagliati dai dischi magnetici recuperati dagli stessi hard-disk, allo scopo di deviare il raggio laser. Uno dei due attuatori si occupa della deflessione verticale (ampiezza) mentre l’altro si occupa della deflessione orizzontale (base dei tempi). Il laser è fissato alla struttura portante ricavata dall’assemblamento dei due case degli hard-disk, opportunamente tagliati. Il raggio laser fisso va a riflettersi sul primo dei due specchietti, incontrando un angolo di 45◦ .
Deflesso sul secondo specchio, incontra un altro angolo di 45◦ e viene deviato sulla parete.
In particolare, si è progettato il circuito elettronico in grado di comandare singolarmente le bobine degli hard-disk, realizzato la struttura meccanica, disegnato il circuito stampato e quindi testato.
Questa è l'essenza dell'oscillowall. La meccanica l'ho realizzata in un sabato pomeriggio nel quale mi sono divertito moltissimo. La prima versione della scheda è andata in fumo tra le bestemmie, probabilmente a causa della mia scarsa esperienza nel scegliere la clearence nel PCB. La seconda versione deve essere ancora collaudata definitivamente, e giovedì pomeriggio vedremo di farlo funzionare definitivamente. Sarà uno spettacolo.